Si può guarire dall'embolia polmonare?

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L'embolia polmonare

L'embolia polmonare è una malattia che può esordire con la morte improvvisa; tuttavia nella maggior parte dei casi si manifesta con dispnea da sforzo, dolore toracico o sincope. In una minoranza di pazienti invece non dà sintomi ed è un riscontro occasionale nell'ambito di esami strumentali eseguiti per altri motivi.

E' causata generalmente dalla presenza di un coagulo che, staccatosi da un trombo a livello degli arti inferiori, attraverso il circolo sanguigno raggiunge il circolo polmonare dove va ad occludere una o più arterie.

Raggi X di polmoni umani

Quali sono le cause dell'embolia polmonare?

L'embolia polmonare può presentarsi in pazienti affetti da neoplasie maligne, dopo interventi chirurgici, in caso di allettamento prolungato, terapia estroprogestinica o per predisposizione genetica (rilevabile con lo screening trombofilico); talvolta non si riesce a trovare una causa vera e propria, e allora si parla di "embolia polmonare idiopatica".

Come curare l'embolia polmonare

La cura consiste nella terapia anticoagulante, da proseguire per un minimo di tre mesi fino ad un tempo indefinito (spesso a vita), a seconda della causa e della storia clinica del paziente.

Una volta fatta la diagnosi e iniziata la cura, a distanza di tempo è importante verificare che i coaguli arrivati ai polmoni si siano risolti: in caso contrario infatti può insorgere una patologia cronica chiamata ipertensione polmonare cronica tromboembolica che non consente un' adeguata ossigenazione e causa affanno al minimo sforzo.